Stampanti 3D – stampa 3d fibra di carbonio

stampa 3d fibra di carbonio
800 853 admin

La stampa 3d fibra di carbonio sta rivoluzionando il settore industriale mentre  le stampanti 3D si preparano ad essere usata anche nelle abitazioni.

Vediamo come funzionano e che cosa sono le stampanti 3D

Le stampanti 3D sono una presenza sempre più importante all’interno di fabbriche e di aziende consentendo a tutti do di realizzare piccoli oggetti a basso costo, scegliendo materiali e forme. Tuttavia, non è poi così immediato capire come una stampante di questo tipo funzioni.

Innanzitutto, perché si chiama stampa 3D? Viene utilizzato il termine stampa perché la tecnica alla base, fatte le dovute proporzioni, ricorda quella utilizzata dalle stampanti laser: l’utente realizza un progetto su un software per la stampa 3D e poi lo invia alla stampante affinché lo possa realizzare.
Il procedimento è molto simile a quello che utilizziamo per stampare dei documenti con la periferica che abbiamo a casa: in pochi minuti, la sottilissima testina costruisce davanti ai nostri occhi il progetto, forgiando il materiale prescelto strato dopo strato.

 

Come funziona la stampante 3D

Il motivo della rapida diffusione delle stampanti 3D è fondamentalmente uno: la facilità d’uso. Il tutto unito a una duttilità unica d’impiego e ai costi relativamente bassi. La parte fondamentale resta la progettazione dell’oggetto da costruire, che va fatta al computer con un programma apposito.

Il documento da mandare in stampa deve contenere tutti i dettagli del prodotto finale: dalla lunghezza alla profondità, fino ai materiali da utilizzare.

In genere, il formato usato per salvare un progetto da mandare in stampa è il Stl (Standard Triangulation Language To Layer), un formato che scompone il progetto in triangoli grafici in modo che per la stampante sia facile riprodurre il disegno iniziale.

Per capire come funziona una stampante 3D dobbiamo pensare alla stampa 2D utilizzata solitamente per i documenti, ovvero sia le tradizionali stampanti conosciute e usate da tutti a casa o in ufficio. La differenza principale sta nella testina che, nel caso di una stampante 3D, è sostituita da un estrusore che – invece che l’inchiostro – impiega i polimeri dei materiali scelti. I filamenti in forma di granuli sono riscaldati, fusi e stratificati ad alta temperatura fino all’ultimazione del processo di costruzione.

 

Materiali usati nella stampa 3D

Ogni anno i materiali usati nella stampa 3D si modificano in base alle nuove scoperte e alle innovazioni che la tecnologia porta in questo settore. Oggi esiste un’ampia varietà di materiali utilizzabili dalle stampanti 3D, disponibili in forme differenti (polvere, filamenti, pallet, granuli, resine, stampa 3d fibra di carbonio, ecc.), che variano a seconda dell’utilizzo che se ne deve fare. Salvo alcuni modelli di nicchia che usano materiali molto particolari come ceramiche o paste dentarie, la maggior parte delle stampanti ha standardizzato i suoi materiali.

 

Una stampante 3D in azione

Molto spesso, nel processo di stampa 3D di sinterizzazione, o come filamento nel processo FDM (Filament deposition manufactoring), si utilizza il nylon: il filamento della cartuccia viene prima fuso dall’estrusore e poi depositato strato su strato sino a costruire l’oggetto desiderato.

Flessibile e resistente, il nylon è molto apprezzato anche perché di colore bianco e quindi adatto a essere colorato prima o dopo la stampa. Inoltre, mischiato con l’alluminio dà vita a un altro materiale usato nella stampa 3D: l’alumide.

Largamente utilizzato è anche l’ABS (acronimo di Acrilonitrile butadiene stirene), soprattutto per la produzione di oggetti duri e resistenti. Il filamento viene fuso a circa 250 gradi prima di poter essere utilizzato per la realizzazione di oggetti di qualunque genere, e si trova praticamente in ogni sfumatura di colore. Riciclabile, non è biodegradabile come lo è invece il PLA (acronimo di Acido polilattico) che – sebbene non sia particolarmente resistente o flessibile – è apprezzato per la sua varietà di colori (esiste anche trasparente).

 

Materiali metallici e stampa 3d fibra di carbonio

Tra i materiali metallici più utilizzati troviamo l’acciaio. Impiegato nei processi di sinterizzazione o fusione, è di color argento ma può essere rivestito con altri materiali per assumere toni dorati o bronzei. Anche oro e argento vengono spesso usati nella stampa 3D per creare particolari gioielli stampati da artisti e artigiani, mentre per chi cerca la resistenza il materiale più usato e consigliato è il titanio.

Non ultimo il materiale in fibra di carbonio che permette di creare prototipi aventi le proprietà meccaniche della fibra: resistenza e leggerezza.

 

Lifra Meccanica e la stampa 3D

Noi della Lifra Meccanica utilizziamo la tecnologia FDM (Filament deposition manufactoring), che sfrutta le proprietà dell’Onyx un materiale composito composto da Nylon PA6 + fibra corta di carbonio e grazie alla presenza di un secondo estrusore siamo in grado di stampare rinforzi interni in fibra continua per aumentare le caratteristiche meccaniche del  componente stampato ( fibre continue di vetro, kevlar e carbonio), per la produzione dei vostri prototipi in modo da garantire le proprietà meccaniche richieste.

Se volete saperne di più consultate il nostro sito a questa pagina oppure contattateci telefonicamente allo 011 990 6697

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando sul tasto ACCETTA acconsenti l’utilizzo dei cookies